LA VIA DELLA SOIA

Genere: Documentario
Regia: Riccardo Russo Anno: 2009
Durata: 52′ | Formato: DV SP
Partner: DERHUMHALC, Festival Internazionale di Cinema dei Diritti Umani di Buenos Aires
Lingua: Italiano/spagnolo
Produzione: Esplorare la metropoli

Negli ultimi dieci anni la domanda mondiale di soia è cresciuta incredibilmente. L’avvento della mucca pazza in Europa, l’apertura economica della Cina, la crisi del greggio ed i ritrovati dell’industria biotecnologica hanno contribuito all’esplosione del commercio internazionale della soia geneticamente modificata, che viene oggi prodotta nel Sud del Mondo per essere consumata nei paesi del Nord come foraggio, come ingrediente di base dell’industria alimentare oppure in un futuro prossimo sotto forma di biodiesel.

Il documentario descrive gli effetti socio ambientali dell’avanzamento incontrollato della monocoltura di soia nei paesi del cono sud dell’America Latina, e lo fa attraverso le preziose testimonianze di capi indigeni, contadini senza terra, nuovi abitanti delle periferie urbane, ambientalisti ed intellettuali.

L’incontro con i personaggi avviene durante la descrizione del ciclo produttivo e del lungo viaggio della soia attraverso le regioni dove l’avanzamento della monocoltura sta aggredendo la biodiversità, laddove la popolazione rurale perde l’accesso alla terra e lungo le direttrici dell’esodo di massa che sta ingigantendo le aree marginali delle metropoli sudamericane. Lasciato il Sud America la via della soia prosegue attraverso l’Oceano Atlantico e raggiunge l’Europa dove viene lavorata negli stabilimenti dell’industria alimentare o nei grandi allevamenti industriali dove si “trasforma” in carne che poi raggiunge le tavole dei consumatori. Loro malgrado i consumatori europei sono complici ignari dell’ecocidio sudamericano.

I personaggi sudamericani raccontano vicende tragiche di violazione di diritti umani, avvelenamento procurato delle acque e delle persone, di usurpazione delle terre e di azioni omicide di bande paramilitari, ma l’attenzione del lavoro è concentrata soprattutto sulle proposte che emergono dalla società indigena e contadina per le soluzioni al conflitto, per il recupero delle sementi native, per la difesa della sovranità alimentare. Viene evidenziato l’invito ai consumatori europei di smettere l’importazione della soia OGM per rompere la morsa che sta attanagliando la popolazione sudamericana.